Caso studio: come un’azienda tessile ha trasformato il proprio ecommerce con la CRO
L’azienda in questione è un marchio italiano specializzato in biancheria per la casa di fascia medio-alta. Dopo aver lanciato un ecommerce completo, con un catalogo ben strutturato e investimenti costanti in traffico a pagamento, i risultati di vendita erano però sotto le aspettative.
Nonostante il traffico fosse in crescita, il tasso di conversione si manteneva fermo sotto l’1%. Gli utenti navigavano, ma non acquistavano. Le schede prodotto avevano una buona base informativa, ma mancava una strategia chiara orientata all’azione. I responsabili si sono quindi rivolti a un team specializzato per attuare un piano di ottimizzazione del tasso di conversione ecommerce, con l’obiettivo di convertire il traffico esistente in vendite reali.
La situazione è un esempio perfetto di quanto sia cruciale la CRO per aziende tessili, soprattutto quando il brand punta su un posizionamento qualitativo e un pubblico esigente.
Le strategie di conversione per ecommerce applicate al sito
Il primo passo è stato un audit completo del funnel di acquisto. Analizzando i dati, si è scoperto che molti utenti abbandonavano il sito nella fase intermedia: navigavano categorie e collezioni, ma non arrivavano a visualizzare i dettagli dei prodotti o a completare il checkout.
Sono state implementate diverse azioni mirate per migliorare le performance del sito:
- Ottimizzazione della navigazione mobile: oltre il 70% del traffico arrivava da smartphone, ma l’usabilità mobile non era curata. Pulsanti piccoli, descrizioni troppo lunghe e tempi di caricamento lenti scoraggiavano l’interazione.
- Riscrittura delle call to action: i testi generici sono stati sostituiti con frasi più orientate al beneficio (“Scopri la qualità del lino naturale”, “Aggiungi al carrello in 1 clic”), più efficaci nel guidare l’utente.
- Introduzione di una barra dinamica con la spedizione gratuita: molti utenti abbandonavano il carrello per i costi di spedizione. Una progress bar visibile durante l’acquisto ha incentivato l’aggiunta di articoli per raggiungere la soglia minima.
- Test A/B su immagini prodotto: le foto con ambientazione (letti rifatti, dettagli tessili in primo piano) hanno avuto prestazioni nettamente superiori rispetto a quelle su sfondo neutro.
- Inserimento di prove sociali: sono state aggiunte recensioni in evidenza, badge “più venduto” e “preferito dai clienti”, elementi semplici ma determinanti per rafforzare la fiducia.
Queste attività hanno seguito un piano di ottimizzazione ecommerce per il settore tessile centrato sulla qualità percepita, il miglioramento dell’esperienza utente e l’aumento della fiducia nel brand.
I risultati ottenuti grazie all’ottimizzazione del tasso di conversione
A distanza di tre mesi dalla prima fase di intervento, il sito ha registrato una crescita del tasso di conversione dal 0,9% al 2,4%. Questo ha significato un aumento delle vendite dirette del 167%, senza incrementare il traffico o il budget pubblicitario.
Anche il tasso di abbandono del carrello è diminuito del 28%, mentre il valore medio dell’ordine è cresciuto del 15%, grazie all’uso strategico di bundle e soglie di spedizione gratuita.
Questo caso studio CRO mostra chiaramente che non serve per forza aumentare la visibilità per vendere di più: spesso basta rendere il sito più efficace per chi già lo visita.
Nel caso specifico, il lavoro di ottimizzazione del tasso di conversione ecommerce ha permesso di valorizzare l’identità del brand e di rafforzare la relazione con il cliente, offrendo un’esperienza d’acquisto fluida, coerente e orientata alla fiducia.
La lezione è semplice: prima di investire per attrarre nuovi visitatori, è fondamentale assicurarsi che l’esperienza offerta sia pensata per convertire davvero. E nel mercato della biancheria per la casa, dove estetica, qualità e percezione sono centrali, la CRO non è un dettaglio tecnico, ma una leva strategica.